I rappresentanti a Shangri-la dichiarano guerra infinita in Afghanistan, dove gli USA contemporaneamente creano dei nuovi pericolosissimi alleati.

Il 7 giugno i guerrafondai hanno stappato champagne per celebrare I 104 mesi di presenza militare statunitense in Afghanistan, la Guerra più lunga della storia Americana (il Vietnam durò 103 mesi),probabilmente brindando alla morte di 5 soldati NATO avvenuta il 6 dello stesso mese. Le morti tra le truppe sono schizzate alle stelle quest’anno e le forze NATO stanno continuando a falcidiare dozzine di “Talebani” e di civili ogni giorno, sebbene nessuno abbia ben chiaro come siano effettivamente ripartite le casualità tra i due gruppi. In ogni caso, quale sarebbe l’utilità di mettere in discussione i dati messi a disposizione da chi commette le uccisioni?
A Londra con la nuova coalizione al Governo composta da Conservatori e Liberali il principale alleato di Washington sembrava stare sul punto di cambiare il proprio atteggiamento nei confronti della guerra, tuttavia, dopo dei segnali iniziali che lasciavano intravedere la possibilità per i Britannici di seguire l’esempio Canadese e Olandese e di sloggiare dal terreno di battaglia fallimentare il prossimo anno, il Ministro della Difesa Liam Fox ha fatto marcia indietro. A Singapore la settimana passata, presso il Shangri-la Dialogue, il forum internazionale dei rappresentanti della Difesa, il ministro conservatore ha dichiarato: “Ha senso rimanere in Afghanistan? La mia risposta è, inequivocabilmente, ancora,si.”
Quell’ancora la dice lunga. Il suo collega alla Difesa Americana Rober Gates, anche lui presente al Dialogue, lo ha rimproverato severamente per la mancanza di entusiasmo mostrata durante la sua visita in Afghanistan di due settimane prima. Fox si è domandato cosa ci facessero le sue truppe in un “ paese medioevale nel mezzo di un disastro” e il suo collega agli esteri Hague gli ha risposto, senza consultarsi con Gates, che i soldati sarebbero dovuti tornare a casa il più presto possibile. Questa virata nei rapporti angloamericani è passata inosservata nei media occidentali, mentre il Vice PM russo Sergei Ivanov scherzava con gli altri ministri presenti a Shangrila facendo notare che presto la NATO avrebbe potuto battere il record sovietico di 10 anni di presenza in Afghanistan.

Contemporaneamente a Kabul 1.600 delegati si sono presentati presso la loya jirga presieduta da Karzai appoggiando il suo piano di ricerca della pace con i Talebani, inclusi i punti riguardanti un’amnistia e incentivi lavorativi per indurre gli studenti del Quran a deporre le armi. Ciò nonostante i Talebani hanno salutato la jirga lanciando tre razzi sull’assemblea senza, però, mietere vittime tra i partecipanti, che erano di gran lunga superati numericamente dai 12,000 membri del personale di sicurezza. I Talebani, inoltre, hanno dichiarato in un documento che la jirga era priva di rappresentanza alcuna del popolo Afghano ed era diretta solamente a fare gli interessi degli invasori stranieri. Anche Hizb-i-Islami di Gulbuddin Hekmatyar ha usato gli stessi toni nei confronti della conferenza, definendola “un inutile esercizio”.
L’unica soluzione è stata che Karzai ha accettato di far rivedere i casi di tutte le persone sospettate di essere Talebani rinchiuse nelle prigioni nazionali, di liberare qualsiasi militante arrestato su prove dubbie e di far dimettere il ministro degli Interni Hanif Atmar e il Direttore Generale per la Sicurezza Nazionale Amrullah Saleh  per non aver prevenuto l’attacco contro la jirga. Ambedue i dimissionari sono visti di buon occhio dagli Statunitensi e hanno guadagnato la fama di riformisti. Saleh, non è un’invenzione, è agente CIA sin dagli anni ’90.

Le forze NATO unitamente con quelle USA e Afghane stanno precedendo con la loro più grande offensiva di sempre a Kandahar, ad Agosto Il numero dei soldati stranieri raggiungerà il picco di 150,000 unità per poi, secondo quanto pianificato dal Presidente Obama, gradualmente diminuire a partire da Luglio 2011. Tuttavia i generali USA, che piaccia o no ad Obama, non hanno alcuna intenzione di lasciare il paese e la più lunga guerra della storia Americana è destinata a diventare la prima “guerra infinita” usando le parole del membro del Congresso Michael Honda.

Non vi è migliore prova di queste intenzioni dei generali che i progetti di edili dell’Esercito, in particolare l’allargamento al costo di 100 milioni di Dollari dei quartieri generali dell’US Special Operations  a Mazar-e-Sharif nel nord dell’ Afghanistan e le 700 basi che gli USA hanno costruito nel Paese. Le costruzioni finiranno entro un anno, giusto nel momento esatto in cui gli USA dovrebbero diminuire le forze in Afghanistan

Le ultime innovazioni delle politiche USA in Afghanistan al fine di migliorare la sicurezza sono sia senza senso che pericolose. La più inutile di queste innovazioni sono i 5,000 membri dell’Afghan National Civil Order Police (ANCOP), il “top” dei 104,000 membri delle forze di polizia che l’Occidente sta pagando (gli ancop prendono più del doppio dei 165 dollari di un poliziotto regolare). Operazione che si è rivelata un sonoro fallimento a Marjia, dove più di 300 ancop erano stati dislocati seguendo l’avanzata NATOwhere e sono stati accusati in un fascicolo Statunitense di “uso di stupefacenti, corruzione e scarso impegno”, incluso abbandonare i posti di blocco, quando non ne mettevano su dei finti con lo scopo di alleggerire i passanti. “Rifiutano di lavorare di notte, di pattugliare e di mantenere la guardia per più di tre ore” si è lamentato lo Staff Sergeant Joseph Wright.
Gli yankee e il loro quislings stavano quasi per venire alle armi tra di loro quando gli ufficiali USA hanno forzato le analisi delle urine per scovare chi tra gli ancop facesse uso di Hashish. La maggior parte degli ancop sono Tajik che non parlano Pashtun e vestiti e pagati dagli invasori sono considerati nemici dai residenti di Marja quanto lo sono gli Americani. Appare chiaro perché gli ancop non vogliano pattugliare o lavorare di notte.

Questo tentativo di mettere su un corpo di polizia a modello occidentale che non ha altra utilità per gli invasori se non quello di utilizzarli come carne da macello contrasta con la più “profittevole” strategia Americana di sovvenzionare eserciti private e signori della guerra. Questi ultimi odiano il governo Karzai e senza dubbio tra le loro fila avrà origine il futuro dittatore della nazione, che muovendosi da leader locale a distanza dall’invasore, finalmente sottometterà la nazione. Magari sarà un
Matiullah Khan, un ignorante ex comandante delle pattuglie autostradali, ora a capo dell’armata privata che scorta i convogli NATO e combatte gli insorti assieme alle forze speciali USA. Questo warlord effettivamente controlla il governo locale nella provincia di Oruzgan e “rimuove” gli ufficiali  locali  che non compiano il loro dovere. “Cosa dovremmo fare?” ha chiesto con fare superbo al  “New York Times “Gli ufficiali sono codardi e ladri”.
Soggetti come Matiullah spuntano come erbaccia, fertilizzata da enormi pagamenti dagli americani, variabili impazzite che spargono violenza e terrore minacciando la stabilità del governo locale che in teoria la NATO sta tentando di rafforzare.

Maitullah ora completamente controlla le rotte di rifornimento USA, aprendo un giorno a settimana l’autostrada da Kandhar, facendo pagare $1200 a camion e “guadagnando” (leggi: estorcere) due milioni e mezzo di dollari al mese da spendere per la sua masnada di mercenari. Addirittura fa pagare un dazio ai cittadini comuni per l’utilizzo delle strade pubbliche. Il ministero dell’interno paga per seicento dei suoi mille cinquecento combattenti che oltretutto non sono sotto il commando del governo.
“Matiullah non fa parte del governo è più forte del governo e può fare quello che gli pare e piace” sostiene Essa, un anziano di una tribù di Tirin Kot. L’esercito di Matiullah è uno delle 23 compagnie di sicurezza private presenti nella sola area di Kandahar, che il fratello di Karzai Ahmed, il signore della Guerra ufficiale di Kandahar, sta tentando di prendere sotto il suo controllo. Questi mercenari uccidono la gente che rifiuta di usare i “loro servizi di sicurezza” e un

Ruhullah ha addirittura distrutto interi village. Corrompono i Talebani per permettere un passaggio sicuro, gi assoldano per il loro lavoro sporco, e, come lo stesso Ahmed Karzai, sono immiscihiati nel commercio d’oppio. In una controversia sul territorio e sul denario, il cugino di Karzai Rashid Popal, capo di un altra armata/compagnia di sicurezza privata

la Watan Risk Management and Compass Security,è stato scoperto con le mani nel sacco mentre faceva affari coi Talebani,lasciandoli attaccare un convoglio diretta a Kabul dove un autista e un soldato afgano sono stati uccisi e il loro camion dato alle fiamme.  Dopo due settimane e più di mille camion bloccati, Karzai ha concesso a suo cugino di riprendere la sua attività di “scorta”.

“Stiamo sovvenzionando entrambi le fazioni della Guerra” ha dichiarato un ufficiale NATO a Kabul. Il Generale Carter, principale finanziatore di Matiullaj, ha dichiarato di aver paura che le legioni di compagne di sicurezza abbiano un interesse finanziario nel prolungare il caos. Beh, a chi scrive pare una domanda ovvia quanto domandarsi se il papa sia cattolico.

Ciò che sembra la chiara politica USA nella regione sul confine afghano e pakistano

è qualcosa a metà tra:

a)     Schiacciare I Talebani presenti nella regione con l’aiuto del Pakistan, il cui budget per la difesa aumenterà del 17% il prossimo anno, principalmente grazie alle sovvenzioni USA)

b)    Mantenere l’Afghanistan in uno stato di guerra di basso profilo che giustifichi la presenza NATO a lungo termine.

c)     Avvicinare Pakistan e India in modo tale da creare un senso di stabilità nella regione sotto l’egida dell’egemonia statunitense.
A questo punto o Obama è un abile bugiardo oppure si fa fregare dai militari che stano costruendo i nuovi quartier generali e le 700 nuove basi militari. Forse sta giocando a fare il “pollo” con i generali tentando l’azzardo con la speranza che questi falliscano miseramente a causa del loro uso creativo dei dollari USA con entrambe le fazioni in lotta in Afghanistan (e Pakistan?) e gettino la spugna lasciandogli lo spazio necessario per procedere alla ricostruzione dell’America senza le loro maniacali delusioni di conquista del mondo. Questo lo renderebbe il migliore avvocato del diavolo, oppure farà compagnia nei libri di storia ai “codardi e ladri” di Karzai.

(tradotto da Giaime Marzo)

http://www.eurasia-rivista.org/4595/afghanistan-quando-si-sovvenzionano-entrambe-le-fazioni

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Canadian Eric Walberg is known worldwide as a journalist specializing in the Middle East, Central Asia and Russia. A graduate of University of Toronto and Cambridge in economics, he has been writing on East-West relations since the 1980s.

He has lived in both the Soviet Union and Russia, and then Uzbekistan, as a UN adviser, writer, translator and lecturer. Presently a writer for the foremost Cairo newspaper, Al Ahram, he is also a regular contributor to Counterpunch, Dissident Voice, Global Research, Al-Jazeerah and Turkish Weekly, and is a commentator on Voice of the Cape radio.

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