Dos millones de personas salieron a las calles de Atenas la semana pasada, en una huelga general, la segunda de este mes, en protesta con las medidas de austeridad propuestas por el Gobierno Socialista. Toda Grecia paralizada durante 24 horas, también el aeropuerto. Sólo funcionó el servicio de trenes de cercanías para permitir la llegada de los manifestantes.
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Es necesaria la unión de la clase trabajadora europea
- Written by Eric Walberg Эрик Вальберг/ Уолберг إيريك والبرغ
Georgia vs Russia: benzina sul fuoco
- Written by Eric Walberg Эрик Вальберг/ Уолберг إيريك والبرغ
Ci sarà un’altra guerra nel Caucaso? Si tratta di una questione scottante su più fronti, secondo Eric Walberg, nella prima delle due parti di un’analisi sullo spettro di un conflitto in questo critico crocevia.
Con il collasso dell’Unione Sovietica il mondo si era aspettato una nuova era di pace e disarmo. Ma cosa è accaduto? Anziché diminuire, la presenza americana e della NATO in tutta l’Europa, nel Golfo Persico, Afghanistan e Asia Centrale è rapidamente aumentata, e il mondo ha sperimentato una guerra dopo l’altra: nel Caucaso, in Jugoslavia, Iraq e in Afghanistan, una più violenta e orribile della precedente. E siamo ben lontani dal vedere la fine della barbarie scatenata dai jinni anti-comunisti.
Sebbene nell’ultimo millennio sia stato un luogo arretrato e di scarsa importanza, ora il Caucaso del sud è un campo di battaglia chiave, il “fondamentale crocevia strategico nella geopolitica del 21mo secolo”, ha scritto l’analista Rick Rozoff, il punto focale di ambiziosi progetti di transito dell’energia e un corridoio militare che passa dall’Europa occidentale all’Asia orientale, controllato (o non proprio “controllato”) da Washington e Bruxelles.
Lo spareggio del Grande Gioco: Russia-Turchia contro Palestina-Israele
- Written by Eric Walberg Эрик Вальберг/ Уолберг إيريك والبرغ
In “Russia, Turchia e il Grande Gioco: cambio di schieramento” è stata descritta la nuova disposizione dei giocatori. Qui Eric Walberg prende in considerazione le implicazioni per il Vicino Oriente.
Un campo da gioco fondamentale nell’odierno Grande Gioco è la Palestina/Israele, dov’ancora è in corso un tentativo d’incontro tra le posizioni di Russia e Turchia. A differenza degli USA e di gran parte dell’Europa, entrambi i paesi hanno accettato il Rapporto Goldstone sulle atrocità commesse durante l’invasione israeliana di Gaza del dicembre 2008, in occasione della quale morirono 100 palestinesi per ogni caduto israeliano. Pur avendo importanti relazioni economiche con Israele, nessuno dei due governi è succube di Tel Aviv come lo sono invece quelli degli USA e dell’Europa.
Rusia, Turqia dhe “Loja e Madhe”: ndryshohen rolet.
- Written by Eric Walberg Эрик Вальберг/ Уолберг إيريك والبرغ
Vizita e presidentit Dmitri Medvedev, muajin e kaluar, tregoi se Turqia dhe Rusia po intensifikojnë çdo ditë e më shumë lidhjet e tyre ekonomike dhe politike, theksoi Eric Walberg.
Për arsyet dhe qëllimet e ndryshme, Turqia ka dhënë dorëheqie nga Bashkimi Europian, duke e quajtur atë si bastion i islamofobisë dhe skllav të diktatit amerikan.
Në të kundërt me ndalimin e minareve në Zvicër dhe ndalimin e perçeve në Francë, qeveria islame e Stambollit mbështet lirinë dhe të drejtën për të mbajtur shaminë; kritikon guximshëm Izraelin dhe lidh ura të reja me Sirinë.
Russia, Turchia e il Grande Gioco: cambio di schieramento
- Written by Eric Walberg Эрик Вальберг/ Уолберг إيريك والبرغ
La visita del mese scorso del presidente russo Dimitri Medvedev in Turchia mostra che Turchia e Russia stanno rapidamente sviluppando stretti rapporti economici e politici.
La Turchia ha a tutti gli effetti rinunciato all’Unione Europea, riconoscendola come un bastione dell’islamofobia e prigioniera del diktat statunitense. Mentre la Svizzera mette al bando i minareti e la Francia si appresta a dichiarare fuorilegge il niqab, il popolare governo islamista di Istanbul si muove nella direzione opposta – supportando la libertà di indossare il velo, criticando temerariamente Israele e costruendo ponti con la Siria. Si tratta niente di meno che di un fondamentale riallineamento della politica turca verso i naturali alleati: gli Arabi …ed i Russi.
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